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Marinai non vi furono
a tornare col legno tra le mani
nei porti sotto al sole
mai restituirono i flutti
nessun’anima né un corpo
nel lino delle vele
per donare la speranza.
Solo e sempre blasfemi canti
o preghiere illuse
l’esorcismo del terrore
per quella condanna
non sai come meritata.

 Nando - 09/02/2015 13:03:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Forse una delle tue più belle, dolorosamente belle; nascosta dal pietoso sudario di una metafora, tutta l’angoscia esistenziale di una condizione umana di cui ci sfugge il senso: Prima e dopo ogni altra considerazione, prima e dopo di ogni altra speranza, non si può non avvertire comune il sentimento di trovarsi a respirare in un labirinto inestricabile ed inspiegabile.
Dopo il tema dell’amore, e strettamente affine ad esso, credo sia anche questa la tua voce più <autentica, senza togliere valore ad ogni altra tua espressione. Ripeto: forse, per me senz’altro, tra le tue più belle.

 Elsa Paradiso - 09/02/2015 08:46:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]

Struggente, e di alto valore estetico.
Ciao, Sara.

 Laura Costantini - 08/02/2015 21:51:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

Ho aprezzato assai il ritmo, forte come quello di una filastrocca, senza rime.
Da’ l’idea di un cerchio che si chiude.

 Francesco Innella - 08/02/2015 21:24:00 [ leggi altri commenti di Francesco Innella » ]

La memoria dell’acqua scrive Lorenzo, conserva tutto anche le grida dei marinai che navigavano su di essi

 Silvia De Angelis - 08/02/2015 21:06:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Un testo originale, che ho apprezzato per le dense sensazioni che trasmette...
Buon inizio di settimana, poetessa, silvia

 Lorenzo Mullon - 08/02/2015 20:26:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

non sai come trasforma il mare
cosa succede nelle sue correnti profonde
quante voci si rincorrono
le memorie conservate nell’acqua
i segreti delle trasparenze
il grande mistero dei fondali
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